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Mobilità dolce

La promozione dell’uso della bicicletta come mezzo per gli spostamenti turistici di media e lunga percorrenza e come mezzo di trasporto urbano quotidiano è infatti oggetto di numerose politiche di sostegno e sviluppo.

Numerosi Paesi europei, e non solo quelli a consolidata tradizione ciclistica, hanno realizzato o stanno realizzando percorsi ciclabili a lunga distanza e reti ciclabili nazionali.

Anche in Italia, il proliferare della domanda legata al turismo attivo, escursionismo, cicloescursionismo, ecc., proveniente anche dai turisti stranieri, e la crescente domanda di mobilità non motorizzata, sia a livello urbano che extraurbano, ha favorito lo sviluppo di politiche e programmi tesi a favorire la costruzione di una rete ciclabile nazionale.

Tali programmi sono tesi a perseguire alcuni obiettivi generali:

1. garantire la continuità della rete ciclabile a livello regionale, provinciale e comunale, finalizzata ad incentivare la mobilità ciclistica e pedonale, d’ambito urbano ed extraurbano, ai fini turistico - ricreativi e quotidiani;

2. valorizzare il territorio; lo sviluppo di una rete ciclabile implica infatti la valorizzazione e la riqualificazione di ambiti territoriali caratterizzati dalla presenza di elementi antropici e naturali a forte valenza ambientale e storico culturale, creando appunto una rete di connettivo che recuperi anche i percorsi viabilistici minori (strade vicinali, interpoderali, strade arginali), le linee ferroviarie, le stazioni e gli altri manufatti dismessi;

3. sviluppare la mobilità sostenibile, l’uso della bicicletta come forma alternativa di mobilità, mettendo in sicurezza il traffico ciclistico, crea un modello di organizzazione della mobilità nelle aree urbane e nei collegamenti intercomunali, che privilegia percorsi sicuri e diretti;

4. potenziare la fruizione del sistema delle aree protette, la connessione alla rete di centinaia di chilometri di strade a bassa densità di traffico che attraversano parchi e aree protette rende queste aree più facilmente accessibili e fruibili;

5. valorizzare l’intermodalità di trasporto in tutte le sue formule (bici+ treno, bici+ bus, bici+barca); l’interconnessione del sistema ciclabile con quello dei trasporti ferroviari e fluviali garantisce la continuità e l’interazione tra vari sistemi di mobilità;

6. sviluppare il turismo sostenibile ed eco – compatibile basato sulla messa in valore di un insieme ampio e diversificato di risorse ambientali, culturali, enogastronomiche e tradizionali; la domanda di questo tipo di turismo ha conosciuto negli ultimi anni un notevole impulso che ha comportato un coinvolgimento sempre maggiore di utenti (intesi sia come turisti - praticanti che come addetti ai lavori) e una proliferazione di iniziative, che necessitano di integrazione e di confronto;

7. sviluppare economie su piccola scala, l'ospitalità, il ristoro, l'accompagnamento di gruppi, l'assistenza tecnica, un certo tipo di editoria specializzata (mappe e guide) traggono beneficio dall’essere inseriti in un sistema di percorsi ciclopedonali reticolari.

E’ intenzione di tutti i Comuni del PLIS dei Sillari perseguire gli obiettivi suddetti, anche valorizzando al meglio i percorsi ciclo-pedonali esistenti, costituiti in larga misura da strade campestri, che si sviluppano, anche se in misura diversa, su tutti i comuni del parco.

Tale rete, al momento discontinua, verrà pian piano completata e collegata al sistema ciclabile della Provincia di Lodi, costituito da percorsi in sede propria, segnalati e protetti.

Inoltre, i principali percorsi, come quelli della Valle dell’Adda e del Canale Muzza, rientrano nelle “Greenways” individuate in Lombardia in attuazione del progetto “Rever Med – rete verde del Mediterraneo occidentale”, progetto che mira a completare la rete verde europea del Mediterraneo e che consiste, in particolare, nella riqualificazione dei canali di bonifica e irrigazione, delle strade alzaie e nell’utilizzo delle strade campestri, in un’ottica sia di salvaguardia ambientale sia di promozione turistico-ricreativa.

Lungo l’alzaia della Muzza vi è un itinerario che ne segue l’intero corso e dal quale si scosta per raggiungere punti di particolare interesse, toccando diversi comuni tra cui Mulazzano, Tavazzano e Lodi Vecchio.

Altro itinerario presente è la “Passeggiata nel verde tra le cascine di Casalmaiocco”, percorso che si svolge all’interno del territorio comunale.

E’ in questo contesto, sicuramente ricco di elementi di pregio sia da un punto di vista storico-paesaggistico che da un punto di vista naturalistico, che si propone, come obiettivo principale la costituzione di un percorso ciclopedonale che possa svilupparsi, da monte a valle, lungo i corsi d’acqua principali del PLIS, ovvero il Sillaro Settentrionale ed il Sillaro meridionale, intersecandosi ed andando quindi a creare una rete virtuosa con i percorsi campestri e gli altri itinerari esistenti ed attualmente utilizzati.

Ovviamente dovrà trattarsi di un percorso a basso impatto ambientale, non asfaltato e che presenti un buon grado di naturalità, che abbia cioè le caratteristiche di una greenway, una via verde percorribile da tutti in sicurezza e utile non solo per gli spostamenti in bicicletta, ma per una fruibilità più “lenta” che consente di “godere” la peculiarità e la suggestione di un paesaggio di pregio, anche mediante l’utilizzo di adeguati spazi di sosta.

E’ un obiettivo sicuramente ambizioso, però necessario se si vuole pensare ad una sempre più ampia fruibilità del PLIS mediante una “dorsale” di accesso ed utilizzazione adeguata all’importanza ed all’estensione del parco.

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